Dal 1 gennaio 2018 sono cambiati i criteri di distribuzione degli ONERI AGGIUNTIVI presenti all’interno delle bollette Energia delle imprese. Per la precisione la riforma interessa le utenze classificate come “ALTRI USI”.
Dunque nell’anno in corso le bollette energia elettrica delle piccole e medie imprese rischiano di subire un notevole aumento (fino a 1,2 miliardi di euro) per effetto degli sgravi sugli oneri generali di sistema alle grandi industrie energivore, previsti dalla Legge Europea varata a metà novembre dal Parlamento.
Infatti fino alla fine del 2017 la fetta più grande di questi oneri veniva applicata in proporzione al consumo di energia (kWh), e una parte più modesta era invece addebitata come costo fisso, cioè come costo da pagare per il solo fatto di avere un’utenza attiva a prescindere dall’utilizzo o meno della corrente.
Dal 1 gennaio 2018, invece, diminuirà la quota di oneri proporzionale al consumo (€/kWh), permarranno i costi fissi, ma si aggiungeranno anche costi legati al prelievo di potenza massima (€/kW).
L’impatto della riforma sarà dunque variabile per ciascun consumatore, legato alla proporzione tra consumi (kWh) e potenza massima (kW).
Ricordiamo che gli ONERI AGGIUNTIVI, meglio detti ONERI DI SISTEMA, coprono diversi corsi (ricerca sul sistema elettrico, finanziamento alle fonti rinnovabili, etc..) e rientrano tra le quote della bolletta che non dipendono dal contratto di fornitura sottoscritto, così come avviene per i COSTI PER IL TRASPORTO LA MISURA E LA GESTIONE DEL CONTATORE (che invece coprono i costi per il servizio di misura e di erogazione fisica della corrente). Tutti questi oneri sono stabiliti dall’Autorità Energia (AEEGSI) e sono applicati in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Al consumatore vengono addebitati come sempre all’interno della bolletta che riceve dal proprio fornitore, il quale li ha già pagati ad altri soggetti per conto dell’utente, un po’ come avviene per le imposte.
Ebbene, se fino al 2017 si sono sempre pagate quote legate alla potenza massima (kW) solo nei COSTI PER IL TRASPORTO, con importi unitari variabili da circa 2.2 a circa 2.8 € per ogni kW, dal 2018 si aggiunge la quota potenza prevista dalla riforma degli ONERI DI SISTEMA, portando il costo unitario totale della potenza tra i 4.8 e 5.4 € per ogni kW di potenza massima mensile.
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Il consorzio rappresenta gli interessi della piccola impresa artigiana, ma anche di tutti coloro che intendono avere un referente qualificato, indipendente e, soprattutto, che sta dalla parte dei propri clienti, perchè per statuto ne tutela i diritti..... Leggi tutto
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