PERCHE' I PREZZI SALGONO MA LE BOLLETTE CEnPI SCENDONO?

Perché il prezzo petrolio aumenta, ma nel 2017 i clienti CEnPI pagheranno meno rispetto al 2016?

Sembra un controsenso ma un motivo c’è, proviamo a scoprirlo...

Le quotazioni di mercato delle fonti energetiche nella seconda parte del 2016 hanno visto incrementi a doppia cifra: il petrolio (BRENT) è passato dai circa 42 dollari al barile di agosto, agli attuali 56 dollari: + 33%. E parallelamente tutti gli altri idrocarburi: in Italia il gas metano ha visto le quotazioni lievitare del 27% dai circa 18 €/MWh di Ottobre, fino a sfiorare i 23 €/MWh di gennaio 2017 (prezzo medio piattaforma MGP-GAS GME).

Non da meno l'energia elettrica che ha subito aumenti ancora più significativi a causa dei blocchi per manutenzione delle centrali nucleari francesi: il PUN (il prezzo di borsa dell'energia) da Agosto a Gennaio ha quasi raddoppiato il suo valore medio, passando da 37 a 72 €/MWh.

Gli effetti per i clienti CEnPI non si faranno tuttavia sentire, e paradossalmente nel 2017 pagheranno l'energia ed il gas metano mediamente il 7 ed il 13 % in meno al rispetto al 2016.

Ma cosa c'è dietro? Come è possibile riuscire a risparmiare proprio quando i prezzi salgono del 30%?

Il motivo è legato alla politica commerciale di CEnPI, possibile solo grazie all’entità dei consumi rappresentati. Infatti monitorando costantemente il mercato, per CEnPI è possibile effettuare acquisiti parziali e strategici durante l'anno, nei periodi in cui le quotazioni sono più basse. Questi acquisti scaglionati consentono dunque alle imprese di ottenere un prezzo calmierato ed evitare di subire le ondate speculative dei mercati. Una strategia che può essere portata avanti solo grazie all’unione dei consumi di migliaia di imprese, con lo scopo di offrire a tutti i clienti dei prezzi competitivi, insieme alla consulenza dei funzionari Confartigianato.